Eliminare le macchie di umidità

E fare in modo che non si formino più

Eliminare le macchie di umidità

Gli aloni scuri sui muri tormentano moltissimi di noi; non basta però toglierle, bisogna anche fare in modo che non si riformino.

Tracce e aloni scuri negli angoli del bagno e di altri ambienti della casa, come la cucina, tormentano moltissimi di noi. Non basta però solo toglierle, bisogna anche fare in modo che non si riformino. Vediamo insieme come fare quando il fenomeno è di piccola entità. In questi casi, infatti, si può procedere con un intervento fai-da-te.

Le piccole, ma fastidiose e antiestetiche macchie di umidità che fioriscono sulle pareti di casa e anneriscono gli angoli sono spesso causate dalla condensa che si forma negli ambienti domestici. In particolare il fenomeno caratterizza il bagno, ambiente nel quale si manifesta maggiormente, dove il vapore acqueo dell’aria (prodotto all’interno del locale) si deposita sul muro che è più freddo. E come si fa ad eliminare le macchie di umidità? In questi casi, la mancanza di aerazione è complice, perché contribuisce ad aumentare lo squilibrio di temperatura tra interno (caldo) ed esterno (freddo) e favorisce ampiamente la formazione del fenomeno muffa. A preoccupare non è solo l’estetica: l’umidità eccessiva e la muffa sono infatti tutt’altro che salubri. E infatti non è mai consigliabile tentare di eliminare le macchie di muffa a secco: si rischia di fare disperdere nell’ambiente le spore.

Il primo consiglio per eliminare le macchie di umidità, dunque, è quello di aerare i locali per far circolare aria, permettendo di riequilibrare le temperature, esterna ed interna. Soprattutto in bagno e in cucina, dove gli sbalzi termici tra in e out sono notevoli e frequenti. Poi però bisogna intervenire in modo puntuale. Occorre infatti trattare le pareti: prima di tutto per ripulirle a fondo e igienizzarle, e poi per contrastare ulteriori depositi di vapore acqueo e la conseguente formazione di muffa. In modo che il fenomeno non si ripresenti dopo poco tempo. Esistono sul mercato diversi prodotti per il fai-da-te, specifici per risolvere questo problema. Buoni risultati si ottengono con quelli da associare, da applicare cioè in step successivi, che formano un ciclo completo formulato proprio per eliminare le macchie di umidità dagli interni e contrastarne la formazione. Si tratta di prodotti che, utilizzati uno dopo l’altro, hanno funzioni specifiche e permettono di combattere il fastidioso fenomeno. Trattandosi di sistemi per piccoli interventi fai-da-te, hanno in genere confezioni pratiche e pronte all’uso, dall’utilizzo semplice e con tempi di applicazione brevi. Ecco come eliminare le macchie di umidità.

PREPARAZIONE
Prima di procedere, è sempre consigliabile proteggersi le mani con guanti e indossare una mascherina. E fare aerare bene il locale dopo il trattamento.

PRIMO STEP: eliminare le macchie di muffa e igienizzare
Tenendo il flacone a una distanza di circa 15/20 cm dalla parete, spruzzare il prodotto “togli muffa” direttamente sulle macchie e lasciare agire (solitamente occorrono circa15 minuti perché il prodotto abbia efficacia). Conviene tamponare con un panno leggermente inumidito eventuali eccessi di prodotto per evitare che restino i segni della gocciolatura.  Se, trascorso il tempo richiesto, la macchia persiste, si può ripetere l’operazione. Si risciacqua alla fine la parte trattata con una spugna umida.
Attenzione sempre nel leggere bene le istruzioni d’uso e le etichette, perché i “togli muffa” sono solitamente prodotti a base di soluzioni di cloro e con un ph abbastanza elevato. Non devono mai essere utilizzati in abbinamento ad acidi, con i quali possono reagire chimicamente e formare gas pericolosi.

SECONDO STEP: proteggere la parete per contrastare la muffa
Quando la parete è perfettamente asciutta, si può procedere con la protezione. Tenendo la confezione a circa 15-20 cm dal muro, spruzzare il prodotto – anche in quantità abbondante. è  importante, piuttosto, che sia applicato in modo uniforme. Eventuali gocciolature si possono tamponare con un panno asciutto e pulito.
Attenzione sempre nel leggere bene le istruzioni d’uso e le etichette. In genere i protettivi antimuffa per pareti sono a base d’acqua e si possono utilizzare anche con fondo prima della tinteggiatura. Evitare di utilizzare, invece, quelli che non penetrano nel materiale ma formano un film superficiale: impediscono al muro di traspirare.

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